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Il Covid-19 e la pandemia hanno cambiato radicalmente le nostre abitudini e il modo di vivere e abitare le nostre città. Abbiamo parlato di questo e di città future con gli architetti Antonio Citterio e Patricia Viel.
La moda, il design e la cultura d’impresa son l’eredità della Milano degli anni ‘80 alla Milano contemporanea. Tre cose fondamentali che fanno ancora oggi, di questa città, un centro di innovazione a livello mondiale.
Nelle nostre case ci sono oggetti che hanno il potere di modificare gli spazi che li circondano e di legarsi per sempre alle nostre emozioni e alla nostra memoria. Raccontano qualcosa di noi, ma anche di chi li ha creati.
L’architettura è uno degli strumenti più importanti per guidare il cambiamento della società. Per rendere migliori i nostri spazi, le nostre abitudini e le nostre vite. E, infine, anche noi stessi.
Lasciare un'impronta eterna è stata sempre l’aspirazione di ogni artista, inventore o designer. Oggi, in un’epoca segnata da ritmi veloci di produzione, consumo e oblio, questa sfida sta assumendo un carattere di necessità.
Antonio Citterio ci regala un lungo racconto dei tanti viaggi che hanno formato la sua carriera e il suo pensiero. Un viaggio nel viaggio, in compagnia di qualche amico, attraverso lo spazio e il tempo, la geografia e la memoria.
Il mestiere dell'architetto, oggi, è quello di gestire la complessità. Guidati dalle voci dei due fondatori e dei partner, scopriamo il dietro le quinte del lavoro dello studio di architettura e interior design ACPV.
Il racconto di tre grandi committenze - Bvlgari, Zegna e Technogym – ci aiuta a capire come il rapporto tra architetto e committente dovrebbe essere di unione d'intenti e d'amore all'interno del progetto.